Let’s Write: El Poder de la Escritura
La escritura es parte esencial de mi vida, incluso desde antes de que yo naciera. Me atrevería a poner una fecha a la historia de la palabra escrita en mi existencia: el 16 de diciembre de 1961; la fecha de una carta que mi padre escribió a mi madre (una década antes de mi nacimiento), y a mi abuela materna Anna, en la que, habiendo viajado a Roma en busca de oportunidades, le pedía con ternura que cuidara de “su tesoro” — mi madre — y añadía, casi como un susurro eterno para ella, Lucía, la “luz” de su vida hasta su muerte, frases tan maravillosas como:
«Quisiera que el mundo fuera tan pequeño para que tú y yo estuviéramos siempre muy cerca, para gozar y vivir de nuestro amor. Te amo, y mi amor es tan intenso como el de millones de enamorados juntos«.
Las palabras de ese manuscrito, cargadas de amor, esperanza y determinación, se convirtieron en el primer eslabón de una cadena de letras que traspasaría generaciones de nuestra familia.
Recuerdo las postales amorosas que mi padre me enviaba desde sus viajes; las cartas que me escribía desde que dejé de vivir en mi tierra natal, Italia… mensajes que guardo como joyas. En cada línea, me transmitía no sólo su amor, sino un respeto profundo por el poder de la expresión manuscrita. Desconozco de qué manera me inoculó el amor por este arte, pero hoy es una de las actividades que más amo y me define.
Esos recuerdos han sido mi inspiración y el comienzo de mi propia travesía con la escritura. Hoy, esta actividad se ha convertido en una manera de explorar y expresar lo más auténtico de mí misma y, también, de mi talento. Un medio para canalizar creatividad y pensamientos, ofrecer mi punto de vista y plasmar opiniones. También es un instrumento de trabajo muy poderoso.
Hace pocos días, escribía un texto relacionado con la importancia de la escritura perfecto para lo que nos trae. Decía:
“Definitivamente somos la resistencia, aquellos que escribimos con el alma, que encontramos en las palabras escritas no solo un refugio, sino una trinchera en la que preservamos la profundidad del pensamiento y una defensa de los ataques de un mundo fatuo.
En una sociedad que celebra la velocidad y la superficialidad, pocos optamos por la reflexión; escribimos para desentrañar lo que yace detrás de las apariencias y en el profundo de nosotros mismos. Un tesoro en peligro de extinción que hay que defender contra vientos y mareas. Pues, entendemos que la verdadera riqueza está en el ser”.
Cada vez que escribo, mis palabras son testigo del vínculo que tengo con lo manuscrito; al escribir a mano abatimos lo rápido y lo mecánico, transformando el texto en algo profundamente humano y personal. Es mi “meditación activa”, una pausa intencional en la que me conecto con lo esencial.
“Somos la resistencia” aquellos que nos permitimos el lujo de detenernos, de observar, de cuestionar y plasmar nuestros pensamientos. En cada palabra, defendemos el poder de la escritura para conectar, preservar y dejar huella en el tiempo; es nuestro legado, nuestro vínculo con el pasado y nuestro puente hacia el futuro.
Escribir con dedicación y esmero se convierte en un verdadero lujo, un acto que transforma cada palabra en un eco permanente del alma. Al igual que el arte, tiene el poder de unir espíritus y remover conciencias. Es una práctica de reflexión que conecta y trasciende generaciones.
Desde los jeroglíficos hasta la carta escrita a mano, la humanidad ha utilizado la escritura para trazar un puente entre el pasado y el futuro, para preservar conocimientos, pensamientos y emociones.
El poder de la escritura reside, en última instancia, en su capacidad para unir lo personal y lo universal, lo efímero y lo eterno. Cada palabra es un testimonio, un reflejo de nuestras experiencias y un recordatorio de que nuestra existencia puede traspasar nuestra dimensión terrenal.
Veo en la escritura una manera de trascender, de transmitir mi amor por el conocimiento y la belleza, de compartir lo que considero importante en esta vida.
Hoy, siento gratitud al ver cómo mi hijo Alessandro ha heredado de mí, y de mi padre, este amor por la expresión escrita y las letras plasmadas en papel; un lazo que nos une como familia y que representa junto al amor que compartimos, lo más bello de nuestro legado.
Porque, al final, la escritura es eso: un legado de amor y humanidad, un lujo auténtico y eterno que nos recuerda quiénes somos y nos permite dejar una parte de nosotros en cada palabra.
Las letras manuscritas definitivamente son una manifestación universal de nuestra humanidad.
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Traduzione all’italiano:
La scrittura è una parte essenziale della mia vita, persino da prima che io nascessi. Mi azzarderei a dare una data alla storia della parola scritta nella mia esistenza: il 16 dicembre 1961, la data di una lettera che mio padre scrisse a mia madre (una decina d’anni prima della mia nascita) e a mia nonna materna Anna. In quella lettera, dopo essere andato a Roma in cerca di opportunità, chiedeva con tenerezza che si prendesse cura del suo “tesoro” — mia madre — aggiungendo, quasi come un sussurro eterno per lei, Lucia, la “luce” della sua vita fino alla morte, frasi meravigliose come:
«Vorrei che il mondo fosse così piccolo da poter stare sempre vicini, per gioire e vivere del nostro amore. Ti amo, e il mio amore è intenso come quello di milioni di innamorati messi insieme«.
Le parole di quel manoscritto, cariche d’amore, speranza e determinazione, divennero il primo anello di una catena di lettere che avrebbe attraversato generazioni nella nostra famiglia.
Ricordo le cartoline amorose che mio padre mi inviava dai suoi viaggi, le lettere che mi scriveva da quando lasciai la mia terra natale, l’Italia… messaggi che custodisco come gioielli preziosi.
In ogni riga, mi trasmetteva non solo il suo amore, ma anche un profondo rispetto per il potere dell’espressione scritta a mano. Non so come sia riuscito a inocularmi questo amore per l’arte della scrittura, ma oggi è una delle attività che più amo e che più mi definisce.
Quei ricordi sono stati la mia ispirazione e l’inizio del mio stesso viaggio con la scrittura. Oggi, questa attività è diventata un modo per esplorare ed esprimere ciò che c’è di più autentico in me stessa e, al contempo, il mio talento. Un mezzo per canalizzare creatività e pensieri, offrire il mio punto di vista e dare forma alle mie opinioni. È anche uno strumento di lavoro molto potente.
Qualche giorno fa, ho scritto un testo sulla rilevanza della scrittura, perfettamente in linea con questo tema.
Dicevo:
«Siamo la resistenza, coloro che scrivono con l’anima, che trovano nelle parole scritte non solo un rifugio, ma una trincea per preservare la profondità del pensiero e difenderla dagli attacchi di un mondo effimero.
In una società che celebra la velocità e la superficialità, pochi scelgono la riflessione; scriviamo per svelare ciò che si cela dietro le apparenze e nel profondo di noi stessi. Un tesoro in pericolo d’estinzione che va difeso contro ogni avversità. Perché sappiamo che la vera ricchezza è nell’essere«.
Ogni volta che scrivo, le mie parole testimoniano il legame che ho con la scrittura a mano. Scrivendo a mano, sfidiamo la rapidità e la meccanicità, trasformando il testo in qualcosa di profondamente umano e personale.
È la mia “meditazione attiva,” una pausa intenzionale in cui mi riconnetto con l’essenziale.
«Siamo la resistenza», coloro che si permettono il lusso di fermarsi, osservare, interrogarsi e mettere per iscritto i propri pensieri. In ogni parola, difendiamo il potere della scrittura di connettere, preservare e lasciare un segno nel tempo; è il nostro lascito, il nostro legame con il passato e il nostro ponte verso il futuro.
Scrivere con dedizione e cura diventa un vero lusso, un atto che trasforma ogni parola in un’eco permanente dell’anima. Come l’arte, ha il potere di unire spiriti e scuotere coscienze. È una pratica di riflessione che connette e trascende le generazioni.
Dai geroglifici alle lettere scritte a mano, l’umanità ha usato la scrittura per costruire un ponte tra passato e futuro, per preservare conoscenze, pensieri ed emozioni.
Il potere della scrittura risiede, in definitiva, nella sua capacità di unire il personale e l’universale, l’effimero e l’eterno. Ogni parola è una testimonianza, un riflesso delle nostre esperienze e un promemoria che la nostra esistenza può trascendere la nostra dimensione terrena.
Vedo nella scrittura un modo per trascendere, per trasmettere il mio amore per il sapere e la bellezza, per condividere ciò che ritengo importante nella vita.
Oggi provo gratitudine nel vedere come mio figlio Alessandro abbia ereditato da me e da mio padre questo amore per l’espressione scritta e le parole su carta; un legame che ci unisce come famiglia e che rappresenta, insieme all’amore che condividiamo, la parte più bella del nostro lascito.
Perché, alla fine, la scrittura è questo: un lascito di amore e umanità, un lusso autentico ed eterno che ci ricorda chi siamo e ci permette di lasciare una parte di noi in ogni parola.
Le lettere scritte a mano sono, indubbiamente, una manifestazione universale della nostra umanità.
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